L’Italia fu sempre un importante socio commerciale della Repubblica l’Argentina, e gli immigranti italiani costituiscono il maggiore gruppo etnico nella Nazione. Il clima, l’attività economica preponderante in Argentina, principalmente agraria e la sua condivisa origine latina, potenziati per un’effettiva politica immigratoria da parte del governo argentino, furono i fattori fondamentali che giustificarono l’arrivo massiccio italiano da 1857 fino a 1958, periodo durante il quale gli italiani conformarono approssimativamente il 46 percento del totale della massa immigratoria che arrivò dall’Argentina, sorpassando anche gli spagnoli che rappresentarono il 33 percento di quello totale e come risultato di ciò, attualmente, il 65-70 percento degli argentini hanno linea genealogica di questa nazionalità.
Il sangue italiano ha dato all’Argentina alcuni dei suoi più grandi uomini durante gli ultimi centocinquanta anni, cominciando col generale patriota Manuel BELGRANO nel periodo dell’indipendenza, per seguire con numerosi intellettuali, artisti, scientifici, educatori e fino a presidenti della nazione come Bartolomé MITRE, Carlos PELLEGRINI, Arturo Humberto ILLIA, Juan domingo PERÓN ed Arturo FRONDIZI
Furono molte le figure trascendenti della letteratura, la musica, la poesia, la pittura ed altre arti di origine italiana, che si unirono per fortificare il sistema educativo argentino e portarlo al suo massimo potenziale. Apportarono contributi fondamentali nello spettacolo. Il teatro e la musica gli sono ancora oggi riconoscenti, arrivando fino alla nostra musica cittadina: il Tango ne fu grandemente arricchito con la partecipazione di notevoli compositori ed interpreti come TANTURI, BAFFA, Di ANGELIS, DARIENZO, PIAZZOLLA e tanti altri.